Gabriele, detto Gabry, detto Gabbu, detto Gab, detto Gabronsky, detto Argeo, detto Arcangelo, detto Gabriello, detto Lello (!!)...

Nato a Carpi nel 1973, vive (anzi, pernotta..) a Rolo da qualche anno (nell'interland rurale...), anche se i rolesi non lo conoscono molto bene (sfido, non c'e' mai!!!). E' ingegnere informatico (lo so, ognuno ha i suoi difetti..) e lavora a San Martino in Rio (l'ha trovato comodo, soprattutto per la nebbia e la neve...). Il suo sport preferito e' la pallavolo (ma dai, toh che caso...); ha giocato palleggiatore fino all'anno scorso (ma non e' detto che sia l'ultimo...) a Carpi dove insieme ai suoi compagni si e' divertito un sacco (ed hanno ottenuto anche una promozione dalla seconda alla prima divisione...). Anche durante gli anni di inattivita'  ha sempre bazzicato per le palestre perche' gli piace la compagnia e l'ambiente.
Ha un sacco di altri passatempi (andare in moto, leggere, ascoltare musica, girare in bicicletta, stare con i suoi amici... magari con le gambe sotto un tavolo ben apparecchiato...), e' timido e diventa rosso facilmente ed ha un grande pregio : ha un sacco di difetti... Al momento l'amore della sua vita ha 2 anni, 4 zampe, il pelo focato, origini tedesche e risponde al nome di Linda.
Da grande sogna di... sogna..sogna... beh, direi che sogna troppo...

Ad oggi e' "arruolato" nel settore tecnico della squadra con il ruolo di scouter.

Cos'e' uno scouter??? Fino a qualche anno fa', per la gran parte delle persone, era una persona che in calzoni corti anche d'inverno andava in giro per il mondo a fare buone azioni; alcuni talvolta antecedevano a questa parola quella di "boy" (non me ne voglia nessuno, e' solo una battuta!!!).
Da quando invece la tecnologia e' entrata nello sport ed e' diventata di consumo anche per le "categorie minori", questo soggetto strano sta diventando sempre piu' popolare e frequente. Con chi pensate che sia in contatto ad es. l'allenatore della nazionale femminile, quando viene ripreso con l'auricolare all'orecchio durante le partite??? Con la moglie che gli chiede che tipo di pasta vuole a cena???

Lungi da me dal voler tenere lezioni in merito, dato che persone ben piu' qualificate di me lo fanno gia' egregiamente, vediamo di dire in due parole chi cavolo e' quel tizio che pare prendere appunti durante la partita (un po' come il famoso disegnatore che si trova nei tribunali americani... ma esiste ancora???).
In maniera piu' o meno automatizzata e dettagliata, lo scouter e' colui che (permettetemi l'espressione) registra l'andamento della partita segnando simboli e numeri che li' per li' potrebbero a prima vista essere incomprensibili. In linea teorica, e con un po' di allenamento anche in pratica, attraverso gli scout e' possibile associare per ogni fondamentale di ogni azione, una valutazione ed per taluni (battuta e attacco) anche le direzioni; il tutto (se gia'  questo vi sembra poco..) e' possibile farlo per entrambe le squadre. Beh, direte voi, in questo modo tu che segni tutto (o almeno dovresti..) alla fine saprai meglio di chiunque altro com'e' andata la partita....
E' qui' casca l'asino, o per lo meno io ci casco ancora.. La concentrazione richiesta per fare tutto cio' e' tale che alla fine non l'hai vista proprio la partita (intesa nella sua globalita'...); alla domanda "beh, come siamo andati?" non e' proprio facile rispondere, se non con una sfilza di numeri 'asettici', che possono anche fuorviare l'impressione generale che invece ci si puo' fare guardando la partita normalmente dagli spalti.
Allora, morale della favola??? Dunque, il 'lavoro' dello scouter e' ancora un lavoro da "dietro le quinte", che generalmente paga nel tempo e che ancora non fa' miracoli (ma ci stiamo attrezzando...). Tenere gli scout non da' certezze assolute e come tutte le sbrodolate di numeri che si possono avere sott'occhio, vanno lette in modo corretto e con buon senso per non prendere alle fine delle cantonate paurose. Utilizzato quindi nel modo corretto, il lavoro fatto dallo scouter risulta molto utile e sempre piu' realta'  sportive si avvalgono del suo apporto.
Dette in parole spicce, senza grandi disserzioni filosofiche ("De scouter complementum"), le partite si vincono ancora in campo, ma quando i risultati arrivano, e' bello sapere che ci hai messo lo 'zampino' anche tu...